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Come descrivere l'opera di marichr, se non attraverso la scia di colore che lascia dietro di se?
Ma, forse meglio, dovrei dire che marichr sprigiona il colore che ha dentro. Le sfumature e giochi di materia che investono l'osservatore, arrivano dalla sua testa e dal suo cuore costruendo la trama di un racconto molto intimo. Come se i giochi cromatici, frutto della sua creazione, fossero l'unico tramite possibile, tra la sua vita interiore e il mondo circostante. Dipingere per necessità, per fare emergere ciò che non si vede attraverso un fiume di luce. E in questo complesso rifrangersi di particelle, riconciliarsi con se stessi e con il mondo, senza mai rinunciare a dire quello che si pensa.
Il colore, nelle sue infinite possibilità e nella sua assoluta soggettività fisica, mi ha sempre affascinato e, forse per questo, resto sempre attonita davanti ai lavori di chi lo usa con tanta capacità. Alcuni anni fa, molto prima di conoscere i lavori di marichr, ho scritto una poesia a proposito del colore. Non pensavo, allora, che sarebbe stata perfetta per lei.
Rosanna Cieri
ORIGINE
Un brulicare di particelle
irrompe all'improvviso
sezionando spazi
di luce disordinata.
Energia
di vortici e spirali
che si fondono
e inciampano
in forme sinuose
in ali aperte
in voli leggeri.
Ed è colore che dilaga.
Rosanna Cieri |